Alluminio: storia sui metalli leggeri e i suoi impieghi nell'industria

Scritto Martedì
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Cosa sono i metalli leggeri? E perché, tra questi, l’alluminio è sicuramente uno tra i più apprezzati? Scopriamo quali sono le sue caratteristiche e quali sono i suoi ambiti d’applicazione.

Possiamo definire “leggeri” i metalli e le leghe caratterizzate da un indice di densità e un peso minore rispetto a quello di metalli quali acciaio e ghisa.

 

Dunque, partendo da questo presupposto, rientrano sicuramente nella classificazione di metalli leggeri, il magnesio, il titanio e l’alluminio.

 

Tre metalli che, proprio grazie al peso specifico così ridotto, hanno trovato grande riscontro e ampio utilizzo nella produzione artigianale prima e, successivamente, nell’industria.

 

In particolar modo, l’alluminio.

 

L’alluminio, che non esiste in natura, è stato prodotto per la prima volta nella seconda metà del 1800 per mano del francese Henri Sainte Claire Deville. A partire da un processo di estrazione della bauxite, (termine che deve il nome a Les Baux, paese del sud della Francia) una sabbia di colore rosso; la resa è 1 kg di alluminio ogni 4 kg di bauxite.

 

La bauxite è abbondante in natura e i giacimenti sono prevalentemente collocati nel sud del mondo; il processo per trasformare la bauxite in Alumina e poi in alluminio è un procedimento di elettrolisi per cui è necessaria una grande quantità di energia elettrica la cui produzione a basso costo è principalmente conveniente nei paesi del nord o laddove è disponibile energia nucleare.

 

Il consumo di Alluminio è invece collocato nella fascia centrale del mondo.

 

Questo metallo duttile, viene utilizzato nell’industria per la realizzazione di un numero infinito di oggetti di utilizzo quotidiano, nel settore dei trasporti, delle costruzioni, elettrodomestico, elettronico, dell’arredo, dell’imballaggio, architettonico, stampi, macchine industriali, armi e così via.

 

La sua diffusione e il suo largo utilizzo è dovuto a importanti caratteristiche intrinseche di questo metallo leggero. Tra le più rilevanti ricordiamo la leggerezza (circa un terzo dell’acciaio), l’alta conducibilità elettrica e termica (che lo rende un materiale molto apprezzato anche per sostituire metalli più preziosi e pesanti quali il rame) e la resistenza meccanica che è ottenuta con l’alluminio in lega. L’alluminio è inoltre apprezzato per la malleabilità e duttilità; due caratteristiche, altrettanto importanti, che rendono l’alluminio particolarmente adatto ad una molteplicità di lavorazioni: dai processi di fusione, alla forgiatura, passando per lo stampaggio.

 

Da qui, prendono vita:

  • Oggetti di utilizzo comune quali pentole, lattine, pellicole d’alluminio, elettrodomestici;
  • Semilavorati;
  • Componenti utilizzati, ad esempio, nella produzione di autoveicoli, veicoli industriali, impianti e macchinari, elementi d’arredo, ecc.

Altro aspetto importante da conoscere, relativamente a questo incredibile metallo leggero, è la sua versatilità in termini di combinazione con altri elementi detti alliganti (Mg, Mn, Si, Cu, Zn). 

 

Sono pochissimi, infatti, i metalli che possono essere legati ad una così ampia quantità di altri elementi, dando vita a un numero notevole di leghe dalle proprietà e caratteristiche meccaniche molto differenti.

 

Dal suo stato puro, caratterizzato per lo più da tenerezza e duttilità, l’alluminio in lega e quindi combinato con altri elementi è in grado di ottenere caratteristiche meccaniche importanti che lo rendono un metallo interessante per tutte le applicazioni.

 

Nonostante gli alti costi energetici per la sua produzione primaria ricordiamo tra i grandi pregi dell’alluminio la caratteristica di essere 100% riciclabile con bassi costi industriali, caratteristica che lo rende un metallo green volto alle esigenze del nuovo millennio.

Niccolò Rampini

Autore
Niccolò Rampini

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